L’Italia del biologico vanta numeri importanti, ma occorre una maggiore tutela

La transazione verso la produzione bio si fa sempre più urgente, soprattutto alla luce dell’impennata dei costi, sia delle materie prime, sia dell’energia. Con oltre due milioni di ettari coltivati secondo questo regime, il valore del mercato corrisponde a quasi cinque miliardi di euro: risultano necessari dei programmi in sostegno. Ecco ciò che afferma Cia-Agricoltori italiani nel corso della giornata di apertura di Sana, Salone internazionale del biologico e del naturale

Anche l’Aceto Balsamico di Modena Igp avrà il proprio distretto per una maggiore tutela

L’istituzione di questo strumento segna un passo importante per la promozione di uno dei prodotti più significativi dell’agroalimentare italiano. Come quelli già presenti, anche questo distretto è strettamente legato al territorio e rappresenta un risultato determinante, capace di restituire il giusto riconoscimento agli imprenditori e a tutti gli attori della filiera

La deriva No Vax del cattolicesimo italico

Cattolici fino al più fiero integralismo, preferirebbero, a quanto, ragionevolmente, si è indotti ad arguire, essere sudditi dello zar delle Russie che membri di una società legata, nel sistema degli schieramenti mondiale, al potere Stars & Stripes, che, quindi , ambirebbero, se ne deve, per coerenza, desumere, ascoltare il Verbo divino, come lo ascolta il neo-zar, nella versione di Vladimir Michajlovič Gundjaev, in arte Kirill, il primo patriarca delle Russie che abbia dimostrato la certezza, assumendo il nome di uno dei due apostoli che introdussero il Cristianesimo nel mondo slavo, della propria beatificazione, che sarà certamente imposta, con i mezzi abituali, dal presidente Putin

Come comunicano le Dop e Igp? L’interessante studio di Qualivita 

L’attitudine dei Consorzi di tutela a creare dei linguaggi diversi, basati su uno storytelling nuovo, è una delle caratteristiche più importanti emerse dall’indagine “Comunicare le Ig italiane”. Dal post pandemia, l’intero comparto ha adottato strategie e progetti di lungo periodo, spesso con modalità innovative

Da dove partire quando si parla di sostenibilità nel settore oleario

È un concetto difficile da introdurre e da sviluppare, indipendentemente dal settore o dalla realtà aziendale che decide di intraprendere questo percorso. Servono conoscenze specifiche e una visione rivolta alle nuove generazioni: cosa possiamo lasciare un domani a chi abiterà questo pianeta? Anna Cane, presidente del Gruppo olio d’oliva di Assitol, e Paolo Mariani, presidente del Fooi, hanno contestualizzato il tema all’interno del comparto olivicolo, analizzando la situazione attuale e i futuri possibili scenari

Il Coi è alla ricerca di un giovane stagista

Un tirocinio retribuito, della durata di quattro mesi, è l’ultima iniziativa del Consiglio Oleicolo Internazionale. Il neolaureato selezionato avrà la grande opportunità di fare esperienza in un ambiente stimolante e volto all’apprendimento delle attività pratiche

L’estrazione dell’olio da olive a partire dall’innovativa tecnologia a ultrasuoni

È l’ultima grande e importante novità dell’oleificio San Giuliano, impegnato nella costante ricerca di metodi volti a migliorare il prodotto finale. Impiegando questo sistema, che solo recentemente ha trovato spazio nel settore oleario, l’azienda potrà aumentare la qualità e la durata dei propri extra vergini, estraendo una maggiore quantità di sostanze aromatiche e composti fenolici, con incrementi di circa il 40%. Il profilo sensoriale dell’olio sarà più definito e inciderà positivamente anche sulla salute del consumatore