Non si poteva far diversamente.
La storia di un territorio deve piegarsi al grande evento patogeno che sta distruggendo interi oliveti e rivoluzionando lo scenario olivicolo dell’area a sud della Puglia.
Considerato che gli studi scientifici, condotti tra gli altri dal Cnr, Istituto per la protezione sostenibile delle piante, sede di Bari e dal Dipartimento di scienze del suolo, della pianta e degli alimenti dell’Università di Bari Aldo Moro, in aree fortemente infette da Xylella Fastidiosa hanno evidenziato, attraverso osservazioni e rilievi di campo integrati dalle indagini diagnostiche, l’elevata suscettibilità al batterio delle cultivar Cellina di Nardò e Ogliarola salentina e confermato, al contrario, i fenomeni di resistenza al batterio delle cultivar Leccino e FS-17.
Tutto ciò rende pertanto necessaria la sostituzione degli olivi disseccati con i nuovi impianti di varietà Leccino ed FS-17.
La modifica del disciplinare di produzione della Dop “Terra d’Otranto” – che è possibile leggere e scaricare cliccando QUI – è da ritenersi temporanea e riguarda esclusivamente l’annata olivicola 2021.
La foto in apertura è di Olio Officina